IN FOTO GALLERIA: ALCUNI DEI LAVORI DIDATTICI REALIZZATI DAGLI STUDENTI DEL “SEVERI CORRENTI” DI MILANO

Con una giornata che ha coinvolto oltre 500 studenti del biennio si è conclusa presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Severi-Correnti” di Milano – diretto dalla dott.ssa Gabriella Conte – il percorso di conoscenza ed approfondimento dei temi della gestione responsabile degli strumenti digitali. L’attività conclusiva ha visto la presentazione, da parte degli studenti, delle esperienze laboratoriali, tra cui – come vedremo – anche l’esperimento del “Piano gestione attenzione online”, che ha molto coinvolto alcuni gruppi di studenti.

Come noto, l’iniziativa del “Severi Correnti” si è svolta nell’ambito del Progetto “Saper (e) Consumare” promosso da Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Istruzione e InvItalia. Funtasy Editrice ha collabora nel progetto con i contenuti presenti nel libro “(De)generazione digitale” di Roberto Alborghetti, che ha animato gli incontri con le classi dell’IIS “Severi-Correnti” nell’arco di otto giornate che si sono svolte da ottobre 2022 a marzo 2023. La partecipazione ha interessato Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, i Corsi professionali Odontotecnico e Manutenzione e Assistenza tecnica.

La finalità dell’iniziativa è stata quella di risvegliare attenzione e sensibilità su quanto sta accadendo dentro e fuori l’ampia “ragnatela” mondiale di Internet. Gli incontri in Aula Magna si sono proposti come uno spazio nel quale gli studenti, insieme ai docenti, si sono incontrati, dialogando su temi e problematiche relativi alla gestione della tecnologia digitale e provando a rispondere alle questioni che la realtà quotidiana ci pone nella vita sociale, culturale ed economica.   

Essere Cittadini attivi nell’utilizzo della Rete – ha spesso ricordato Roberto Alborghetti – significa acquisire consapevolezza degli effetti che le nostre azioni innescano nelle relazioni umane, sempre più soggette alle conseguenze di una realtà che non è più da considerarsi virtuale, ma concreta e fisica. Sono stati, tra l’altro, affrontati i seguenti temi: “Nel mondo dei social networks”, “Web, ci sentiamo dipendenti?”, “Nel labirinto dei videogame”, “La Rete per battere bullismo e cyberbullismo”, “Scrivere (e comunicare) su social e web”, “Noi nella realtà metacognitiva della Rete”, “Diritti dei consumatori digitali”. Una sottolineatura particolare è stata data, negli incontri di febbraio, ai temi suggeriti dal Safer Internet Day 2023, ossia la Giornata per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione Europea.

La giornata conclusiva del Progetto ha coinvolto, in un doppio momento, tutte le classi del biennio le quali hanno pubblicamente condiviso i lavori didattici che hanno accompagnato lo sviluppo dell’esperienza. Infatti, obiettivo dell’attività laboratoriale è stato quello di proporre una serie di percorsi, da affrontare all’interno dei gruppi classe, in cui esprimersi liberamente ed attivamente con testi, riflessioni, grafici, questionari, report. La risposta è stata ampia e di particolare valore didattico. Le classi, con il coordinamento della docente prof.ssa Chiara Paganuzzo, hanno realizzato diversi prodotti ed elaborati, approfondendo così aspetti e realtà delineate nel corso degli incontri in Aula Magna.

Sono stati tra l’altro realizzati sondaggi sulle modalità di consumo della tecnologia digitale e della Rete, intervistando campioni di studenti. Sono state raccolte testimonianze personali sul tema del rapporto tra generazione Z e web. Le riflessioni sono state riassunte anche su schede riguardanti i rischi e le opportunità offerte dalla comunicazione digitale e da Internet. Non è mancata l’attenzione su una delle questioni sollevate nel corso degli incontri, ossia la conoscenza e l’approfondimento delle “parole della Rete”, con particolare riferimento alla terminologia che via via si è imposta nei linguaggi, che vanno compresi e fatti propri anche nel loro senso e significato. Interessante, proprio perché da considerarsi una sorta di esperienza-pilota, l’attività che ha coinvolto un gruppo di liceali che hanno partecipato alla raccolta dei dati per il “Piano gestione attenzione online”, ossia una verifica del tempo del consumo tecnologico.

Partendo dalla rilevazione del proprio monte-ore passato sui dispositivi digitali, gli studenti hanno sperimentato in prima persona risvolti ed effetti concreti, sulla propria vita quotidiana, di come la Rete, attraverso soprattutto social media e chat, porti il rischio pratico di assorbire una grande quantità di “tempo perso” in connessioni che non risultano produttive sul piano formativo e sul piano della qualità delle relazioni umane. Un’attività, questa, che è risultata un po’ il fiore all’occhiello del Progetto promosso dal “Severi Correnti” di Milano sulla “(de)generazione digitale”.

Ecco una delle testimonianze raccolte tra gli studenti a conclusione dell’esperienza del “Piano gestione” del tempo passato online: “Dal mio monitoraggio si può notare come l’app che spicchi maggiormente sia TikTok, un’app il cui utilizzo mi sfugge talvolta di mano e che comporta un’enorme fonte di distrazione, proprio perché il mio cervello compie una fatica immane nell’uscire dall’app e talvolta mi capita di aprire in modo automatico TikTok senza una volontà, come un gesto di abitudine. Questa indagine mi ha permesso di comprendere quando tempo io sprechi in un’ app apparentemente inutile, tempo che potrei investire in un’infinità di attività più produttive”.

L’aula magna dell’Istituto Istruzione Superiore “Severi-Correnti” di Milano.

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