“Fare il giornale della scuola”: è questo il tema dell’esperienza di apprendimento attivo che verrà vissuta da un gruppo di studenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Fino Mornasco (CO), guidato dalla DS prof.ssa Raffaella Piatti. Nel mese di novembre, per quattro giornate, gli allievi saranno condotti da Roberto Alborghetti in un percorso che si concluderà con la pubblicazione di un giornale scolastico cartaceo, che sarà progettato ed organizzato da una vera e propria redazione scolastica. Il progetto, a cura di Funtasy Editrice, si propone per il taglio innovativo, oltre che rispondere a domande ed esigenze didattiche attinenti all’educazione ai media e al miglioramento delle relazioni personali e sociali, nell’ambito dei Progetti Futura Pnrr, contro la dispersione scolastica.

Fare il giornale della scuola” si propone come un’esperienza di apprendimento attivo per conoscere “come” comunicare bene e meglio. Tra gli obiettivi didattici: acquisizione dell’alfabetica funzionale, dei linguaggi espressivi, delle abilità meta cognitive e nelle relazioni sociali; migliorare le competenze nella comprensione dei sistemi informativi e dei mass media; assumere abilità al fine di organizzare e realizzare l’esperienza del giornale scolastico. 

Gli incontri-laboratorio si terranno dalle ore 14:30 alle 17:00 nelle giornate di:  Lunedi 14 Novembre, Mercoledi 16 Novembre, Lunedi 21 Novembre, Mercoledi 23 Novembre. Agli studenti verrà fornita la guida-novità: “Ci diamo una testata / Come creare a scuola un giornale / blog” di Roberto Alborghetti, Funtasy Edizioni. Ma l’elemento più atteso è che al termine del percorso didattico verrà realizzato e stampato un vero e proprio giornale di istituto redatto dai partecipanti all’esperienza di apprendimento.  L’esperienza del giornale scolastico risponde efficacemente ad obiettivi e linee guida sull’inclusione, sulla prevenzione della dispersione e sulla necessità di stringere alleanze tra le discipline. Lo dice peraltro la storia della scuola italiana e dei suoi grandi maestri, da Mario Lodi a don Lorenzo Milani, da Gianni Rodari ad Alberto Manzi, i quali hanno sempre avuto grande sensibilità ed attenzione alla realtà del giornale scolastico. 

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